Siti Coupon: Quanti italiani comprano online?

In questo articolo vedremo come in Italia si sta sviluppando il fenomeno degli acquisti su internet. Osserveremo come approcciano i consumatori quando si affacciano al web per i loro acquisti e come si attrezzano le aziende, anche le piccolissime, per riuscire ad incrociare le tendenze, i gusti e le richieste dei clienti.

Prima un po' di numeri

Da recenti indagini, pur essendo il fanalino di coda del gruppo dei paesi avanzati, l'ecommerce in Italia attrae più di 20 milioni di persone. Sono, ovviamente, gli Stati Uniti i protagonisti incontrastati con un giro d'affari di oltre 450 miliardi di dollari, seguono i paesi europei che nell'insieme raggiungono quota 390 miliardi di dollari.

 Siti coupon e buoni sconto: un fenomeno mondiale.

L'indotto di prodotti e servizi che gravitano intorno allo shopping online è in costante crescita. Il settore del largo consumo rileva uno sviluppo molto interessante con più di 4 milioni di persone interessate all'acquisto di beni di largo consumo online e che coinvolge operatori diversi dagli americani di Amazon, leader nelle vendite online, ai cinesi di Alibaba ma anche Groupon, Grupalia, letsbonus, con i loro coupon, ai buoni sconto dei supermercati, degli esercenti al dettaglio, fino alle grandi aziende ed ai grandi brend, tutti dotati di piattaforme digitali. L'Italia, seppure in forte crescita, oltre ad essere tra gli ultimi al mondo, conserva l'ultimo posto della classifica europea. Le cause vanno ricercate soprattutto nella mancanza di infrastrutture ed alla insufficienza di investimenti sulla qualità della connessione oltre alla diffusa sfiducia nei pagamenti online ed alla carenza dei fornitori nel garantire i servizi connessi alla vendita dei prodotti: la consegna delle merci, l'assistenza sul post-vendita, la gestione dei resi, eccetera.
In ogni caso, per gli italiani sembrerebbe che il web sia fondamentale come mezzo di informazione per poi decidere di acquistare presso un punto vendita tradizionale.

Risparmio di tempo e di danaro ed una certa varietà di assortimento sono le motivazioni che spingono all'acquisto online. Ma quali sono i reali vantaggi degli acquisti online?

Secondo l'indagine, gli utenti consumatori scelgono questi siti di e-commerce per effettuare gli acquisti, attraverso il passaparola di amici e parenti, dalla navigazione sul web e dalla pubblicità dei media tradizionali (TV, radio, giornali).

In ogni caso, la stragrande maggioranza, circa l'80%, dichiara di essere soddisfatto degli acquisti. Tutti gli intervistati ammettono vantaggi importanti. Oltre il 35% cita il risparmio di tempo e la possibilità di organizzare l'acquisto se si considerano le code, il traffico, il costo dei parcheggi e gli orari non vincolanti. Più del 30% acquista esclusivamente perché sa di risparmiare. Almeno il 35% è attratto dalla possibilità di accedere ad ampi assortimenti puntando a proposte e offerte di qualità che valorizzino al massimo il proprio investimento. Solo il 16% circa che rappresenta comunque un numero consistente di consumatori, dichiara insoddisfazione e delusione negli acquisti per gli stessi motivi che abbiamo già visto sopra: assenza di assistenza in post-vendita, scarsa qualità dei prodotti, tempi di consegna imprecisi o infiniti.

Per gli esercenti fare coupon conviene?

In Italia oltre 10 milioni di persone, tutti i giorni, ricevono offerte vantaggiose su apparecchi elettronici, cene, trattamenti estetici, viaggi e vacanze, corsi, abbonamenti palestre, eccetera. È il fenomeno degli acquisti di gruppo o il cosiddetto “social buying” meglio conosciuto come e-couponing che tra gli operatori vede leader, in Italia, l'americano Groupon, definito il social commerce per eccellenza anche se nulla ha delle caratteristiche fondamentali di un Social Commerce. Infatti, su questi siti gli Utenti non hanno la possibilità di interagire direttamente con i Fornitori, non avendo a disposizione strumenti per richiedere determinati servizi o prodotti e capovolgendo, quindi, le dinamiche commerciali, tipiche di Groupon, Groupalia, Lets-Bonus ed altri operatori, secondo le quali sono le aziende a proporre i propri prodotti ai consumatori.

Ma chi ci guadagna?

Apparentemente chi compra ci guadagna sempre, mentre spesso, per chi propone l'offerta, il ricavo è inesistente se non in termini di benefici in pubblicità che dovrebbe essere la leva per aumentare il numero dei clienti e portare alla fidelizzazione degli stessi ma, dai dati raccolti presso gli esercenti, gli effetti commerciali di queste iniziative danno una fidelizzazione che è circa uguale a zero.


Un vero e proprio disastro se si considera, inoltre, che chi utilizza questi buoni sconto è consapevole, ormai, che sarà trattato come un cliente di serie B.